Regia di Gordon Douglas vedi scheda film
Buon poliziesco con un bravo Sinatra e una bella Lee Remick. Il personaggio del protagonista è complesso e sfaccettato, e la rappresentazione delle sue difficoltà coniugali non è
banale. E' anche un film decisamente di sinistra, e lo è più di un poliziesco, con tanto di analisi dei mali della società (metodi brutali della polizia, corruzione, intrallazzi
finanziari) e di indicazione della cura, cioè la lotta programmatica. Nel finale sappiamo che il protagonista vi si dedicherà; non sappiamo in quale forma (forse politica), ma
certo fuori dalla polizia, che non sarebbe l'ambiente adatto. Questi discorsi ricordano molto il cinema d'impegno civile italiano (Volontè, Rosi...). Nel film compare anche in
modo non marginale il tema dell'mosessualità, alla quale vengono però applicate categorie sociali e di classe. Vedasi l'omosessuale istruito che vessa l'altro perché non lo è,
l'uomo che uccide l'omosessuale perchè non accetta la propria omosessualità avendogli i genitori insegnato che l'omosessualità non esiste, l'omosessuale povero giustiziato come capro espiatorio, mentre il colpevole era l'omosessuale ricco, e protetto... Benché sia un film per i miei gusti un po' troppo ideologico e a tesi politica, lo è in modo non
antipatico ed è fatto bene. L'ho guardato volentieri.
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