Regia di Pasquale Festa Campanile vedi scheda film
Non è certo il miglior esempio del filone erotico in costume cinquecentesco. Più che del Decameron pasoliniano, è un epigono della Mandragola del Machiavelli (già portata sullo schermo da Lattuada), secondo lo schema della beffa al marito anziano di una giovane donna insoddisfatta. Personalmente, non mi piacciono i film con Buzzanca protagonista né quelli in cui gli uomini si travestono da donna (con geniali eccezioni, quale A qualcuno piace caldo), pertanto La Calandria aveva almeno due buone ragioni per tenermi lontano. E invece, purtroppo, l’ho visto. Sprecati bravissimi attori quali Salvo Randone e Mario Scaccia.
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