Regia di Giorgio Bianchi vedi scheda film
1914: Lucilla e Franco si amano, col benestare del padre di lei, colonnello. Vedovo, anche quest'ultimo ha trovato una compagna in Heléne, che però alla figlia non piace granché. Allo scoppio della prima guerra mondiale Franco parte soldato e Lucilla finisce ostaggio dei nemici proprio per colpa di Heléne, che si svela essere una spia.
Film di guerra, di intrighi, di sentimenti forti con una sottotrama rosa che un po' alla volta cresce fino a prendere il posto principale nella trama, senza mai lasciare però del tutto in secondo piano le manovre belliche, i doppi giochi e una tensione tutto sommato gradevole per un'opera di tale stampo. Il caimano del Piave prende il titolo dal soprannome dato ai soldati – quantomeno al protagonista Franco (Frank Latimore) – che combatterono nel nordest italiano la prima guerra mondiale, appunto all'altezza del Piave; è una pellicola girata con competenza da un valido artigiano quale Giorgio Bianchi, che sfrutta una sceneggiatura firmata dal trio composto da Oreste Biancoli, Fabrizio Sarazani e Fulvio Palmieri. Nulla di particolarmente entusiasmante, sia chiaro, ma il mestiere del cast tecnico e artistico si vede tutto e la visione scorre gradevole per un'ora e mezza, seguendo le vicissitudini di Lucilla (Milly Vitale), di suo padre (Gino Cervi), della perfida matrigna – il personaggio più stereotipato, interpretato da Ludmilla Dudarova e del già citato Franco. Tra gli attori compaiono inoltre Carlo Croccolo e Francesco Golisano, doppiato da Carlo Delle Piane; montaggio di Adriana Novelli, fotografia di Mario Craveri e musiche di Enzo Masetti. 5/10.
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