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La cagna

Regia di Marco Ferreri vedi scheda film

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La recensione su La cagna

di mm40
4 stelle

E' il film che ha fatto conoscere Mastroianni e la Deneuve, dalla cui unione nascerà Chiara, ed è buffo notare che il rapporto attorno cui si snoda la trama della pellicola (lui che soggioga lei) molto presto si rovescerà completamente nella realtà (Mastroianni rimpiangerà per lunghi anni il fallimento della sua relazione con la Deneuve). Ad ogni modo La cagna è un lavoro abbastanza scialbo per gli standard di Ferreri, quasi del tutto privo di dialoghi e scene incisivi, dal ritmo blando e che in sostanza non dice nulla che il regista milanese non abbia già detto in opere precedenti (La donna scimmia o Il seme dell'uomo, ad es.) a proposito delle dinamiche interrelazionali uomo-donna o del ritorno alla natura ed allo stato primitivo. E non solo, quindi, Ferreri sembra nettamente meno ispirato del solito, ma finisce pure per travisare del tutto il testo originale da cui il film è tratto, ovvero il racconto Melampo di Ennio Flaiano, il quale d'altronde partecipa anche in sceneggiatura, con Ferreri stesso e Jean-Claude Carrière. Se per il suo autore (che peraltro doveva esordire alla regia con questo soggetto, ma fu bloccato da un infarto e, con un gesto scaramantico pari alla rinuncia di Fellini per il Mastorna, delegò a Ferreri il lavoro) questa era una storia di ordinaria follia urbana, di fuga insomma dalla metropoli, di ricerca spasmodica dello stato di natura dell'uomo - vedi il monologo finale di Mastroianni, che si dichiara folle e tenta di scacciare la ragazza per permetterle di salvarsi dalla sua pazzia -, Ferreri travisa tutto quanto, mettendo in scena la disastrosa situazione di dipendenza della donna nei confronti dell'uomo, peraltro in anni in cui ormai il femminismo era una realtà evidente. Conoscendo il regista, però, quasi sicuramente dovrebbe trattarsi di una provocazione: ma a che fine? Basti pertanto una breve citazione a concludere il discorso: "Sono stato di soppiatto a vedere un film tratto da un mio racconto e non l'ho riconosciuto. Eppure intorno a me si parlava di diritti e di proprietà d'autore. Eccomi dunque decaduto dalla mia qualità di autore". (Ennio Flaiano, Corriere della sera, 3 settembre 1972). 5/10.

Sulla trama

Un disegnatore di mezza età si rifugia su un'isoletta. Vive in assoluta povertà e con la sola compagnia del cane Melampo; quando una ragazza gli si presenta davanti, intreccia con lei una relazione. Lei uccide Melampo per gelosia e lui fa di lei la sua nuova cagna.

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