Regia di Sean Penn vedi scheda film
Storia di due fratelli in preda alle proprie ossessioni. Uno poliziotto con famiglia, di fede buonista, l'altro scapestrato reduce del Vietnam con personalità borderline. La prima regia di S. Penn ricalca la classica visione dell' America di provincia o del retrobottega, infiamma, incuriosisce, ma non deflagra. Il poliziotto è troppo ancorato ai valori tradizionali, disposto a tutto però pur di proteggere il fratello (senza subirne le conseguenze), il reduce, interpretato da Viggo Mortensen passa un pò troppo facilmente dallo stato di disadattato cronico a quello di figliol prodigo sentimentalmente esposto. Da salvare è la sincerità di un' opera prima, che Penn non abbandonerà mai neanche nei lavori successivi, mentre il cast stellare ( Mortensen-Golino- Arquette- Hopper-Bronson e il sottovalutato Morse) appare un pò solo come un riempitivo per la corposa durata del film. Colonna sonora giustamente ruffiana ma il contenuto della pellicola trattiene gran parte di ciò che vorrebbe dire oltre la presentazione. Tutto è rimandato alle opere successive con migliori risultati.
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