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Il vedovo allegro

Regia di Mario Mattòli vedi scheda film

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La recensione su Il vedovo allegro

di mm40
4 stelle

Nonostante la regia di Mattoli, garanzia di commedia spensierata, ed il ruolo di protagonista affidato ad un grande dell'avanspettacolo come Dapporto, questo Il vedovo allegro è tutto tranne un film leggero. Buono l'assortimento degli interpreti: Arnoldo Foà, Luigi Pavese, Ave Ninchi, Isa Barzizza, Amedeo Nazzari, Enzo Garinei e Mario Pisu compaiono nella pellicola; il regista ha già una solida carriera alle spalle (in tre lustri oltre una quarantina di titoli!) e scrive la storia insieme all'affiatato duo Age-Scarpelli e ad Aldo De Benedetti (al suo apice: aveva già scritto per Blasetti, Camerini, De Sica, Castellani e molti altri). Il vedovo allegro riunisce in sè la storia patetico-sentimentale del padre vedovo di una bambina malata con quella a tinte scure dell'artista in apparenza soddisfatto del proprio mestiere, ma in realtà vera carogna - e addirittura ricattatore - nel privato; qualche banalità qua e là rovina il buon andamento della storia (il medico che si professa ateo, "ma certe volte ho dei dubbi", anzichè il contrario, come sarebbe legittimo fare per chiunque nel 1949; la maestra che spiega ai bambini che la loro compagna di classe è in pericolo di vita: semplicemente una scena del tutto superflua). Fotografia di Aldo Tonti, scene di Piero Filippone, fresco di Nastro d'argento (1948) per La figlia del capitano di Camerini. 5/10.

Sulla trama

Bebè fa il ventriloquo a Cannes, al Vedovo allegro, locale che gestisce insieme a Roy; nessuno sa il suo segreto: l'uomo ha una figlia a Sanremo e la bambina è gravemente malata. Bebè, in cerca di denaro, arriva a ricattare Roy...

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