"I calci sono sempre diversi, ma il culo èsempre il mio")
Un invalido cinquantenne si improvvisa venditore abusivo di caffè presso la tratta ferroviaria notturna che porta dalla stazioncina di Vallo della Lucania fino a Napoli.
In una sera torva, mentre "fischia il vento e urla la bufera", al personale della stazione giunge la soffiata dell'intruso e pertanto, per il povero abusivo, la giornata inizia in salita, tra mille difficoltà e i molteplici espedienti che la propria esperienza maturata sul campo, gli hanno fatto apprendere.
Sarà una notte buia e tempestosa, ma anche l'occasione per tratteggiare i lineamenti pittoreschi e stravaganti di un'Italia che si arrangia e campa di quello che può, vivendo la giornata all'insegna di una improvvisazione che diventa quasi una forma d'arte.
Dietro la sapiente direzione di Nanny Loy, Nino Manfredi è superlativo nel delineare i tic e le moine da commerciante puro del suo funambolico, ma anche assai tragico personaggio, che trattiene in sé decisamente più umanità e candore della maggior parte di loschi e picareschi personaggi che occupano i vari scompartimenti del treno.
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