Regia di Nanni Loy vedi scheda film
un treno che viaggia di notte da palermo a napoli. sul treno michele abbagnano vende caffè illegalmente. non ha un lavoro. ha perso l'uso di una mano e ha un figlio che mantiene al collegio. o almeno così crede, perchè il figlio se lo ritrova sul treno, scappato da quello che il padre chiama collegio e il figlio invece orfanotrofio. su questo treno è braccato dai controllori che non vogliono grane sul proprio treno e da un trio di borseggiatori capeggiati da vittorio caprioli. sul treno varia umanità. una coppia di amanti che utilizza il treno come alcova. la suorina che scandalizzata da cotanta mancanza di pudore dei due amanti, non riesce a non sbirciare. il ragazzotto con lo "strabismo di venere" che va a napoli per un concorso. in mezzo abbagnano-manfredi che porta ritstoro col caffè e fugge di continuo la legge e i fuori legge. un on the railway che attraverso mezzo meridione dove ci si arrangia come meglio si può senza perdere la dignità. grandiosa la scena con spaccesi che intima la horowitz di lasciare il bagno: "che è stato?" chiede lei. "è stato che lo stato decide che i cessi restano chiusi" e lei ad una domanda risponde: "è stato che lo stato ha deciso che ci dobbiamo cagare sotto". naturalmente lo sguardo dolente manfrediano è insuperabile. la disperazione del "mi getto dal treno" accompagnato dall'urlo scomposto mentre il convoglio si sta fermando. l'impossibilità di togliersi la vita sul mezzo pubblico e alla fine con un piccolo sotterfugio del figlioletto, la non volontà di arrestare quel povero cristo che altro non può fare e di cui nessuno vuole curarsi. NINO CI MANCHI!
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