Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Presumibilmente gli intenti erano migliori del risultato: nel corso del film infatti non succede nulla, semplicemente Manfredi incontra la varia umanità dei passeggeri di un treno. Il problema è che questa varia umanità è composta da personaggetti stereotipati e di nessun profilo, che non lasciano quasi mai il segno. Peccato, perchè il cast era adeguato allo scopo, con uno stuolo di caratteristi degni di rilievo, da Reder a Celi, da Cannavale alla Laurito a Maurizio Micheli e via dicendo. Invece si soffre la noia e la banalità, nonostante un Manfredi in buona forma.
Michele Abbagnano da anni compie senza biglietto il tragitto in treno fra la Basilicata e Napoli, vendendo abusivamente caffè. Conosce ormai tanti viaggiatori e sa come sfuggire ai controllori, ma una notte finisce per essere arrestato. La polizia, impietosita dalla sua storia, lo lascia andare.
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