Regia di Nanni Loy vedi scheda film
Arrancante sui vagoni del treno, Michele Abbagnano campa all'improvvisata, vendendo caffè espresso ai passeggeri, spesso pendolari, dannandosi per sfuggire ai controllori : molto semplice nella sintesi, il film di Nanni Loy ha qualche ingenuità, e forse è vero che ha molto della sceneggiata napoletana nel suo soggetto. Però le tribolazioni del protagonista, cui Manfredi infonde un'umanità vitalistica e sottilmente disperata che conquista, appassionano lo spettatore, che colleziona le tante piccole figure incontrate da Abbagnano.Spesso con l'acqua alla gola per sfangarla, il disgraziato personaggio passa da toni scanzonati a momenti di drammaticità conclamata per sua natura. Nell'ambito di un cinema che tanto deve alla lezione neorealista, questa è una pellicola del tipo mancante nel panorama italico di oggi: ci sono ritmo, dialoghi sapidi, squarci di realtà. E un cast di attori che dà una notevole aderenza ai personaggi interpretati.
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