Regia di Piero Francisci vedi scheda film
Un contadino sardo, una notte, vede un ufo nel suo terreno; accorrono immediatamente scienziati e spie in incognito, ma finiscono rapiti dagli alieni. La compagnia di terrestri viene così trasportata nelle lontane lande cosmiche; a bordo dell'astronave tenterà l'ammutinamento.
A metà degli anni Sessanta il nostro cinema visse anche una stagione fantascientifica, con prodottini tutti esclusivamente da due soldi e tanta fantasia e buona volontà a colmare le lacune materiali più o meno evidenti. Questo di Francisci - specialista di peplum e film d'azione - è probabilmente uno dei lavori più sciatti del filone, con una storia senza arte nè parte adeguatamente confezionata in maniera priva di stile e soprattutto di mezzi. Scenografie e costumi fanno rabbrividire, gli effetti speciali lasciano a desiderare parecchio: siamo davvero a ridosso della serie Z. Francisci - che è anche sceneggiatore - ha a disposizione come interpreti alcune seconde linee (Leonora Ruffo, Anthony Freeman alias Mario Novelli, Alfio Caltabiano, Roland Lesaffre) e un'accoppiata di nomi proveniente direttamente dai film mitologici, cioè Kirk Morris e Gordon Mitchell. Difficile aspettarsi di più, ma anche fare di meno di così; la colonna sonora è firmata da Nico Fidenco e non brilla neppure essa. Per Francisci, approdato alla sessantina (classe 1906), questa è la penultima regia e l'ultima (Simbad e il califfo di Bagdad) arriverà solamente sette anni più tardi, nel 1973. 2/10.
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