Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film
Megaproduzione per un drammone d'altri tempi. Buon lavoro di Lattuada, sia pure un po' lezioso, Mangano eccelsa, musiche di Nino Rota e vari 'big' impegnati per la sceneggiatura. La storia nel terzo millennio può apparire risibile, ma il dramma è struggente e sentito per la metà del Novecento. Il finale è, nella sua semplicità, perfetto così com'è.
Anna canta in un night. Il suo ragazzo la vuole sposare, ma colto da gelosia uccide uno spasimante della ragazza. Che ritroviamo qualche anno dopo suora in un ospedale. Fra i ricoverati arriva l'ex ragazzo, ma ormai non c'è più nulla da fare: nonostante i legittimi dubbi su una scelta di vita tanto profonda, quella è la sua strada.
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