Regia di Alan Parker vedi scheda film
Dalla metà degli anni Ottanta a quella dei Novanta, il cinema britannico parve rifiorire,con molti talenti vecchi e nuovi che in terra d'Albione ritrovarono ispirazione,voglia di raccontare storie, raccontando l'oggi di allora, deluso ma in fermento, vivo e attivissimo a discutere i problemi e le tematiche della vita reale. Alan Parker, dopo anni passati in Usa, realizzò a Dublino un film piccolo, "The Commitments", storia di un gruppo di giovani che si barcamenano tra giorni da disoccupati e la voglia di arrivare da qualche parte, che mettono su una band specializzata in musica soul. Di alcun successo commerciale, il film è tra i migliori sulla musica, e forse il più bello di Parker, dotato di una freschezza, di una piacevolezza narrativa e un saper raccontare con modi semplici quel che è un sogno e come lo si può mandare all'aria, che non si dimenticano:recitato con vivacità e simpatia da un gruppo di inediti, vanta una colonna sonora di covers da applauso, su tutte l'esecuzione di "Try a little tenderness".Sospeso tra le speranze di un'inverosimile affermazione delle aspirazioni dei personaggi e gli scorci delle periferie della grande città, il film si conclude intelligentemente senza concedere un banale successo ai suonatori, perchè spesso la manutenzione del sogno è più magica della vicinanza alla concretizzazione dello stesso.
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