Regia di Luigi Comencini vedi scheda film
Tralasciando la fascinazione di fare un parallelismo tra il Gesù di Grillo e il suo successivo proselitismo politico, si può dire che questo film mostra qualche aspetto positivo (una vaga vena neorealista, così come uno sguardo critico su una chiesa più attenta al denaro che all'etica, e d'altro canto anche il regista non è proprio l'ultimo arrivato). Tuttavia un finale "telefonato" vanifica buona parte delle velleità di un film che finisce per essere ricordato più per pochi spezzoni che per un'organica e valida trama. Curioso rivedere la Schneider in un ruolo lontano anni luce da "ultimo tango a Parigi", così come un cameo da mimo di un esordiente Cederna. Quantomeno non è il classico film che cerca di sfruttare la popolarità del comico del momento per fare cassa al botteghino con poche idee e tanta comicità di risulta..
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