Regia di Carlos Saura vedi scheda film
Sul fronte aragonese, nell’autunno 1938, tre scalcinati attori girovaghi che intrattengono le truppe repubblicane finiscono per caso nelle mani dei franchisti e sono costretti a partecipare a uno spettacolo di propaganda messo in piedi da un entusiasta ufficiale italiano; ma una dei tre non può fingere di non vedere che fra il pubblico ci sono alcuni prigionieri polacchi destinati alla fucilazione... Difficile non pensare a un precedente come La grande guerra: antieroi vigliacchi e opportunisti che ritrovano la propria dignità a costo della vita. Movente sincero, svolgimento schematico. Gli italiani non sfuggono a nessuno stereotipo (gallisti, melomani, servili), e nella versione doppiata la loro presenza provoca un effetto grottesco: fra di loro gli spagnoli parlano italiano, ma con gli italiani parlano spagnolo per marcare la differenza linguistica. Il titolo è quello di una trascinante canzone d’epoca, che ricordo di aver ascoltato per la prima volta in una scena di Caro Michele.
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