Regia di Pete Walker vedi scheda film
Una riunione di famiglia in tutti i sensi, di gusto retrò e piuttosto grossolana, ma che coglie perfettamente nel segno. I mostri sacri del vecchio genere horror sono riuniti per intrattenere lo spettatore e incutere spavento, riconfermandosi al primo posto nonostante il passare degli anni. Sono tutti vecchi, infatti, tranne il giovane scrittore e la sua amica, cui spetta una parte secondaria a paragone dell’affascinante quintetto di mummie viventi. Il senso di morte deriva proprio dal gusto della vecchiezza, della decadenza nobiliare memore di Edgar Allan Poe (“La casa degli Usher” e il nome di Roderick, chiaro riferimento al protagonista del racconto).
Vincent Price è davvero intramontabile, seguito a ruota dallo scheletrico Cushing e dal faccione di Lee, che si chiudono nei loro tetri ricordi sulle note della “Forza del destino” di Verdi. Ma Carradine, per essere il padre degli altri tre, dovrebbe avere almeno 120 anni.
Fa coppia con “La casa dei fantasmi” ma lo supera agevolmente di parecchie spanne. Finale a sorpresa.
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