Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
Indubbiamente migliore del capitolo precedente, anche perché farlo peggiore sarebbe stata un'impresa non da poco. Si nota comunque una maggiore cura in sede di sceneggiatura, con episodi più lunghi e articolati. Certo, non è che tutto funzioni come in un meccanismo ad orologeria svizzero - gli episodi che vedono protagonista Benigno e gli ex ragazzi fuori sono poco riusciti - però se tutto il film si fosse mantenuto sul livello del primo episodio, quello con Frassica protagonista, saremmo di fronte ad una sorta di resurrezione della commedia totoesca ai suoi più alti livelli. Credo che nel segmento "Il pentito", il comico siciliano abbia dato forse la sua interpretazione cinematografica più riuscita: il duetto con Boldi giudice d'assalto merita un posticino nell'antologia del cinema comico italiano. E proprio Boldi è il secondo elemento funzionante del film: non tutto quello che dice o fa è da contorcersi dalle risate, ma spoecialmente nell'ultimo episodio ha due o tre buoni numeri. Il resto è da buttare. Christian De Sica gigioneggia insopportabilmente e le sue macchiette sono ormai desuete e petulanti (Don Buro non si regge proprio), mentre Andrea Roncato si rivela incapace di reggere ruoli di un qualche minimo spessore: in un paio di episodi Oldoini cerca di trasformarlo in ciò che fu Gianni Agus per il Fracchia di Villaggio, ma i tentativi vanno a vuoto. Quanto alle donne, hanno ruoli secondari e si può tranquillamente sorvolare sulla loro presenza, specialmente su quella di Carol Alt, insignificante bellezza simbolo dei nostri (?) anni Ottanta.
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