Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Nei primi anni 90, il Benignaccio nazionale era in gran forma al cinema come attore, ma soprattutto nei film da lui stesso diretti come "Johnny Stecchino" e "Il mostro", dove le sue performance attoriali sono dei piccoli capolavori di comicità. Meno bene andò con questo "Figlio della pantera rosa" diretto da Blake Edwards: la comicità "slapstick" ereditata dalle puntate precedenti in cui figurava Peter Sellers sembra forzata, la trama è fin troppo pretestuosa, Benigni sembra non trovarsi molto a suo agio in una produzione che avrebbe dovuto sancirne il grande battesimo americano (e infatti in Usa fu un fiasco, mentre, come sappiamo bene, il successivo "La vita è bella" fu un grosso successo commerciale negli States che spianò la strada al comico toscano per la conquista dell'Oscar). Fra i caratteristi si rivede con piacere Claudia Cardinale come madre di Benigni, Herbert Lom come ispettore Dreyfus, ma non bastano le loro partecipazioni a risollevare un copione stiracchiato e una regia svogliata del veterano Blake Edwards, altrove geniale.
voto 5/10
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