Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Buon remake di "La notte brava del soldato Jonathan" non ha però la stessa "magia" del suo predecessore
Mentre impazza la feroce guerra di successione, in Virginia nel profondo Sud, la piccola Amy si imbatte in un soldato nordista, sfuggito alla cattura da parte dei sudisti, ma gravemente ferito,mossa a pietà, lo soccorre, accompagnandolo nel collegio femminile,in cui è ospite assieme ad altre quattro ragazze e due istruttrici. L'istituto è gestito con estrema severità, dalla Direttrice Martha ,alias la sempre brava Nicole Kidman, donna rigorosa e animata da un forte senso del dovere, che tiene lontane le allieve dagli orrori della guerra, ma le obbliga ad una vita fortemente riservata, oltre che monotona, scandita dai pasti, dalla preghiera e dalle lezioni di francese, con qualche parentesi musicale. Cosicchè anche se recalcitrante, spinta dal suo cristiano spirito di carità ,d’intesa con l’altra istitutrice,decide di accogliere e curare il Caporale John,alias Colin Farrel,in attesa di consegnarlo ai suddisti.
L’arrivo di un soggetto esterno e alieno a quella consumata consuetudine, sarà devastante,rompendo gli equilibri della piccolissima comunità femminile,suscitando morbose curiosità, risvegliando istinti sessuali, frustrati da una routine quotidiana estremamente austera, scatenando egoismi e rivalità inaspettate e scardinando il formalismo sociale, in una cornice da thriller psicologico e d'atmosfera.Non si raccontano lo sviluppo e il sorprendente finale,per evitare imbarazzanti spoiler.
Felice adattamento di "A Painted Devil", romanzo del 1966,scritto da Thomas P. Cullinan che cinque anni dopo, nel 1971, aveva già conosciuto una trasposizione sul grande schermo,nel film di Don Siegel "La notte brava del soldato Jonathan",con Clint Eastwood nella parte del soldato nordista.Curata in questa versione, dalla regia di Sofia Coppola premiata al Festival di Cannes,è un’analisi intrigante del comportamento umano,in circostanze particolari, nonchè un’amara riflessione sulla condizione della donna nella società, in quel periodo storico. Assistita da una suggestiva fotografia, con immagini crepuscolari e vedute d’interni, dove dominano il bianco e il nero, è un buon film, nel complesso, anche se il racconto patisce alcuni momenti di stanca.Lo sguardo della Coppola rispetto a quello di Don Siegel è più attento alle psicologie dei personaggi e alle dinamiche relazionali, ma il ritmo è più lento e Farrel meno carismatico di Clint Eastwood.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta