La recensione su L'inganno

di champagne1

7 stelle

Coraggio è riconoscere cosa fare quando è necessario farlo.

L'arrivo in circostanze drammatiche di un soldato ferito all'interno dell'austero Collegio femmininile, diretto da Miss Martha in Virginia, crea subbuglio nella piccola comunità matriarcale. Siamo in terra Sudista e in piena Guerra di Secessione, in quelle zone in cui si riusciva a coniugare le buone maniere e una scrupolosa lettura della Bibbia ad una feroce attitudine alla schiavitù. Peraltro il soldato è un unionista in rigorosa giubba blu.

Ma è anche un tipo che sa come fare per ottenere la protezione delle sue caritatevoli ospiti e non essere cosegnato ai Confederati...

The Beguiled in inglese ha una radice che significa qualcosa a metà fra sedurre, incantare e plagiare. Quando McBurney, il mercenario irlandese arruolatosi con i Nordisti, scopre di essere finito in un gineceo che si prende anche cura di lui, probabilmente pensa di avere risolto i suoi problemi esistenziali e di avere la situazione sotto controllo.

Ma Sofia Coppola mostra come quelle donne di varia età, ognuna a suo modo sola e fragile e pur sensibile alle lusinghe e alle adulazioni, riesca in realtà a tirare fuori la forza necessaria per lottare contro i soprusi, in una bella battaglia collettiva, in senso pienamente "femminista".

Ambientazioni perfette fanno da cornice a un'opera che somiglia molto a una piéce teatrale, ma in cui spesso al verbo si sostituisce il gioco di sguardi, la postura e il rapporto con le luci.

94 minuti di un'opera che ama raccontare con lentezza, magari fuori da certi schemi commerciali, ma che grazie al tocco controllato della Regista e un cast veramente all'altezza, "seduce" e appassiona.