Trama
Un soldato unionista mezzo morto viene aiutato e curato dalle ragazze di una scuola femminile della Confederazione. La presenza del maschio attiverà giochi pericolisi e rivalità interne al gruppo.
Approfondimento
L'INGANNO: MANTENERE L'INNOCENZA
Diretto e sceneggiato da Sofia Coppola, L'inganno si basa su un romanzo di Thomas Cullinan e racconta la storia, sullo sfondo della Guerra civile, di un gruppo di studentesse che, nel loro collegio del Sud, accolgono un soldato nemico ferito. Mentre le ragazze si prendono cura del soldato e ne curano le ferite, in casa iniziano a montare forti tensioni sessuali e pericolose rivalità che, rompendo ogni tabù, portano a svolte inaspettate.
Con la direzione della fotografia di Philippe Le Sourd, le scenografie di Anne Ross, i costumi di Stacey Battat e le musiche di Phoenix (basate sul Magnificat di Monteverdi), L'inganno porta la regista Sofia Coppola a raccontare una storia che si svolge nel XIX secolo, dopo aver esplorato con i suoi precedenti film vicende di personaggi vissuti nel XVIII, nel XX e nel XXI secolo. Infarcito da elementi di thriller psicologico, L'inganno si svolge nel 1864 (tre anni dopo lo scoppio della Guerra Civile) ed è principalmente ambientato all'interno di un collegio per sole ragazze in Virginia, costrette a confrontarsi con il mantenimento della loro innocenza in un contesto come quello della guerra in cui ogni valore viene rimesso in discussione. Esplora inoltre anche come gli aspetti più animali del comportamento umano possano essere provocati anche quando non si è al fronte.
Lo stesso romanzo di Cullinan è stato già trasposto su grande schermo da Don Siegel in La notte brava del soldato Jonathan. Il punto di vista adottato però dalla Coppola è alquanto femminista: sebbene si svolga nell'Ottocento, a detenere il potere sono infatti le donne, che vedono minacciati dalla presenza del soldato il loro cameratismo e il loro isolamento. Per risaltare le prove delle sue attrici, la regista ha scelto inoltre di girare con una aspect ratio di 1.66:1 dando grande importanza al linguaggio del corpo.
Il cast
A dirigere L'inganno è la regista, sceneggiatrice e produttrice Sofia Coppola. Figlia d'arte, Sofia è cresciuta nella California del nord e, dopo avere disegnato costumi per due lungometraggi, ha deciso di studiare Belle Arti al California Institute of the Arts. Nello stesso periodo, ha mosso i primi passi dietro… Vedi tutto
Note
Remake del film La notte brava del soldato Jonathan del 1971 diretto da Don Siegel e che schierava Clint Eastwood nel ruolo del soldato unionista.
Trailer
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- Prix de la mise en scéne a Sofia Coppola al Festival di Cannes 2017
Commenti (17) vedi tutti
Non brutto, ma neanche eccelso. Sicuramente però inutile, non si sentiva il bisogno di questo remake.
commento di moviemanStoria assurda e per nulla accattivante !
leggi la recensione completa di chribio1Di tutte le recensioni lette sinora nessuna ha preso in considerazione il diverso approccio tra i singoli individui. Tutti generalizzano ad una battaglia tra gatte in fregola e un gallo zoppo nel pollaio In assoluto, miglior film della Coppola Jr finora. Voto 7½/8 ™ © ®
leggi la recensione completa di Utente rimosso (PeppeDeMaria1)Un film molto più di forma che di sostanza.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQuesto film ha diviso la critica, e, a quanto ne so, anche il pubblico, soprattutto perché è difficile darne una valutazione autonoma rispetto all’onnipresente e molto (giustamente) ingombrante La notte brava del soldato Jonathan, il capolavoro di Don Siegel, ispirato, come questo, al romanzo di Thomas Cullinan A painted Devil.
leggi la recensione completa di laulillaI costumi, le ambientazioni, le scenografie e la fotografia in generale meritano la visione, anche se l'evoluzione della storia appare frettolosa, come altri hanno evidenziato del resto, sottolineando una direzione acerba della regista. 6+
commento di SuperFiorePessimo, noioso e frettoloso. VOTO 5
commento di arcarsenal79In periodo di guerra l’arrivo di un bel soldato ferito (Colin Farrell) in una casa gestita esclusivamente da donne risveglierà “gli appetiti” delle suddette che cercheranno di rubarselo a vicenda, con esiti drammatici. Sofia Coppola dirigere questo remake mettendo in scena un film che risulta spento rispetto alle sue potenzialità. Voto 6/10.
commento di alexio350E vero la donna è più pericolosa del diavolo , bel film 7
commento di eros7378Buon remake di "La notte brava del soldato Jonathan" non ha però la stessa "magia" del suo predecessore
leggi la recensione completa di Furetto60Niente di ché, un po lento e sotto tono, inconsistente
commento di Marcellovalenti80La Coppola va avanti con il suo bravo compitino, portando a termine un film fin troppo patinato affidandosi del tutto nelle mani sapienti di Nicole Kidman, vera star del suo film, dove indubbiamente Elle Fanning si distingue bene ma Colin Farrell perde alla distanza senza ombra di dubbio il raffronto con il mitico fuorilegge chiamato Clint.
leggi la recensione completa di michemarCosa succede quando gli uomini sono tutti in guerra e le donne sono indifese e in competizione tra loro per un soldato nemico di cui non sanno niente?
leggi la recensione completa di ValeBIl giardino delle vergini omicide. Un elegante e terribile minuetto di morte.
leggi la recensione completa di ROTOTOMAttirato dal film Valerian di Besson sono andato a vedere i film in programmazione a Lucca . Allora ho visto la locandina di questo film, L'Inganno, con la Kidman, la Dunst e Colin Farrel, ovvero tre degli attori preferiti da mia moglie, la quale credo non sia mai andata al cinema nel 21° secolo !!
leggi la recensione completa di blualberto1966Coraggio è riconoscere cosa fare quando è necessario farlo.
leggi la recensione completa di champagne1THE BEGUILED: sedotto e raggirato lui, o prede indifese loro? Due grandi nomi del cinema – Coppola vs. Siegel – ci forniscono, a quasi 50 anni di distanza - due accezioni solo minimamente differenti, ma che nascondono due sensibilità, due visioni, due universi: quello maschile e quello femminile.
leggi la recensione completa di alan smithee