Regia di Charles Jarrott vedi scheda film
Remake canzonato e scanzonato dell'omonimo film di Frank Capra in cui la parte migliore sono le scenografie con i colori sgargianti fotografati da Robert Surtees mentre la parte peggiore sibila negli orecchi con le anonime canzoni di Burt Bucharach sicuramente al vertice più basso della sua carriera; se poi consideriamo che la coppia protagonista nelle sembianze di due grandi attori come Peter Finch e Liv Ullman viene doppiata nel momento in cui deve attivare l'ugola il quadro clinico preoccuppante di questa operazione è ben chiaro.
Lost Horizon narra la straordinaria avventura di un gruppo di civili in fuga dalla Mongolia durante un colpo di stato, dopo essere precipitati fra le vette dell'Himalaya vengono salvati da una comunità che vivve in una valle misteriosa celata fra le nevi da un passaggio sconosciuto all'umanità.
Shangri-La è una valle incantata ferma nel tempo i cui occupanti hanno sconfitto la mortalità ma nonostante ciò fra i cinque nuovi arrivati e alcuni membri decani della comunità è forte il senso di prigionia e il desiderio di tornare nel mondo civilizzato.
Il cast è di tutto rispettto ma sembra credere poco nella riuscita del film e l'idea di affidare il personaggio di Chen pensato per Toshiro Mifune all'inglesissimo John Guilgud con gli occhi tirati a mandorla sembra alquanto ridicola.
Woody Allen ha dichiarato che il più grosso errore della sua vita è stato comprare il biglietto per vedere questo film: eccessivo ma eloquente.
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