Regia di Richard Quine vedi scheda film
Laura Partridge, ritrovatasi proprietaria di dieci azioni della International Projects, partecipa coscienziosamente a tutte le assemblee societarie facendo domande dettate dal buon senso e quindi eversive: i dirigenti corrotti decidono di assumerla con un incarico fittizio, sperando così di disinnescarla, ma si sbagliano. Il soggetto deve molto a Capra (specialmente Mr. Smith va a Washington), con il suo sogno di riformare il capitalismo partendo dal basso; c’è qualche ingenuità di troppo, ma anche una contrapposizione non banale fra l’idealismo del padre fondatore (che si trova a parteggiare per l’eroina) e il basso utilitarismo dei suoi eredi. Judy Holliday ricalca il personaggio della svampita che aveva in Nata ieri e La ragazza del secolo: il cinema non le ha dato molte altre occasioni, ma lei ha almeno saputo sfruttarle al massimo prima della morte prematura. L’ultima scena è stata girata a colori, per consentire al pubblico di apprezzare la Cadillac del titolo.
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