Regia di Chris Walas vedi scheda film
Perchè venne realizzato il sequel de' "La mosca" di Cronenberg? Per puri fini commerciali? Forse, ma non solo per quello. Innanzitutto non bisogna dimenticare che anche "L'esperimento del dottor K" ebbe un seguito, così anche per questo remake è stato realizzato un seguito che mostrasse la rivincita scientifica di una tragedia toccata allo scienziato che per un errore fuse i propri geni con quelli di una mosca... inoltre si doveva pur far sapere agli spettatori cos'avrebbe deciso di fare Veronica con la sua gravidanza... abortire? Stranamente no, sebbene questo fosse quello che aveva lasciato intuire nel capitolo precedente.
Il bambino finisce con il tenerselo e lo dà alla luce morendo dopo il parto purtroppo. Quando questa creatura nasce, non è un moschino, ma ha in apparenza l'aspetto di un comunissimo neonato contenuto però in una larva... viene chiamato Martin ed è inutile dire che crescendo più in fretta del normale, mentre viene tenuto sott'osservazione da alcuni medici, si rende conto di essere diverso dagli altri esseri umani anche perchè comincia ad avere caratteristiche sempre più simili a quelle del padre Seth Brundle, solo che forse è addirittura più intelligente perchè almeno lui alla fine riesce a perfezionare il teletrasporto. Le dinamiche della trama sono più o meno identiche a quelle del primo film che mescola horror, fantascienza, tensione, sentimento ed erotismo in un scenario più scontato e meno suggestivo, ma comunque ancora abbastanza efficace. Il nuovo uomo-mosca, una volta trasformatosi definitivamente, darà prevedibilmente vita ad una serie di sequenze ricche di splatter, ma alla fine, riuscirà comunque a mutare il proprio dna rendendolo totalmente umano sacrificando però quello del suo crudele padre adottivo (che lo aveva solo usato fino ad allora per i propri scopi) durante il teletrasporto. Poco male dopotutto... è chiaro che così facendo l'epilogo di questo secondo capitolo, tende a compensare quello nefasto del primo riscattando del tutto i suoi presupposti tragici e malinconici, perciò il risultato pur essendo assai lontano dal capolavoro, è comunque godibile quanto basta.
Solo discreto perchè è ovvio che Jeff Goldblum era un'altra cosa nel ruolo dell'uomo-mosca.
Bravina e graziosa.
Convincente nel ruolo del cinico della situazione.
Sempre ottimo.
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