Regia di Claudio Amendola vedi scheda film
Paragonarlo ai film di Calligari è da folli, ennesima occasione sprecata, stavolta sul serio.
Poteva essere un buon film, rappresentare i vari stadi della vita di uomini che hanno preso la strada sbagliata, dal vecchio che non può farci più niente, che ha rovinato tutto, anche suo figlio, e che avrà l'unica sorte possibile (Amendola), poi l'uomo adulto che gli viene tolto tutto ma può ancora rifarsi una vita (Argentero), e infine i 2 ragazzi (Ferrara e Bellè), che a differenza degli altri 2, non hanno ancora perso niente, e decidono di redimersi prima di fare la fine dei 2 più anziani. Ma il fatto è che gli attori non sono adatti, Amendola non ce la fa a fare il criminale, neanche in Suburra, non ci riesce, non è per lui, giusto in "Mery è per sempre" vent'anni fa, era quasi convincente, l'unica cosa che può fare ora è il borgataro romano che faceva nei Cesaroni. Argentero, nonostante un minimo di physique du role ce l'abbia, ha zero carisma e recita anonimamente, giusto per farci il piacere. Sono accettabili solo Ferrara e Bellè.
Chiaramente gli attori non sono l'unico problema, ci sono scene troppo forzate, la regia è spesso poco ispirata, ci sono dei pezzi del film che ti snervano per quanto siano essenzialmente vuoti e troppo lunghi.
Ho sentito qualcuno paragonare questo film ai lavori di Calligari, ma dai fate i seri.
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