A quattro detenuti, tre uomini e una donna, viene concesso dal Giudice di Sorveglianza un permesso di uscita dal carcere, della durata di 48 ore. Luigi, cinquantenne, condannato per duplice omicidio è stanco e cerca pace, troverà la forza di agire solo grazie al desiderio di dare a suo figlio una vita diversa. Donato, 35 anni, è un condannato innocente e sta scontando la pena per coprire il vero colpevole. La rabbia lo porterà a cercare vendetta contro chi lo ha costretto al carcere e alla lontananza dalla donna che ama. Rossana, 25 anni, figlia di una diplomatica, arrestata per traffico internazionale di stupefacenti. Non si è mai adattata a una vita già disegnata. La sua ribellione l’ha portata all'opposto di quello che la sua famiglia voleva per lei. Angelo, circa 25 anni, è un ragazzo di borgata condannato per rapina, in carcere studia e tenta di costruirsi una nuova vita spinto dalla voglia di riconquistare la sua ex-fidanzata.
Quattro storie forzate e poco credibili (su rutte quella del criminale che fa finta di non conoscere le leggi delle bande criminali, e la vendetta dell'uomo che si vendica dopo essere stato quasi ucciso con un'impresa che per nulla di addice a un moribondo). Insomma, un noir sì, ma che non riesce a dire nulla di originale e convincente.
Claudio Amendola nella sua maturità d’attore riesce ora a dare il meglio di sé e nella storia che lo implica: una storia di amicizia, di fedeltà ai “propri” principî di vita e di sacrificio vitale per giungere al traguardo. È anche una storia dove la decisione da prendere è quella pressoché definitiva: verso il sacrificio o verso la redenzione.
48 ore di permesso premio per quattro carcerati dalle storie eterogenee ma quasi tutte senza via d'uscita. Amendola prosegue l'avventura della regia sfidando il genere noir e vincendo almeno in parte grazie a valide atmosfere assicurate da una pertinente fotografia ad effetto. Ottimo Argentero.
Quattro detenuti ottengono un permesso premio lungo 48 ore, da trascorrere al proprio domicilio.
I loro rispettivi reati sono vari, e li trovate elencati nelle llocandine dedicane ad ognuno di loro.
Un picchiatore clandestino cerca in questo tempo di ritrovare la moglie, costretta a prostituirsi dopo che lui è finito dentro e non può più assicurare la rendita certa al… leggi tutto
La libertà è un concetto relativo, come tutto (purtroppo) nella vita: in questo caso uscire momentaneamente di prigione non è proprio una gioia per tutti, poiché come c'è chi non vede l'ora di fare passeggiate chilometriche e mangiare schifezze,così non mancano quelli consapevoli che tornare alla "normalità" significa anche chiudere conti… leggi tutto
Poteva essere un buon film, rappresentare i vari stadi della vita di uomini che hanno preso la strada sbagliata, dal vecchio che non può farci più niente, che ha rovinato tutto, anche suo figlio, e che avrà l'unica sorte possibile (Amendola), poi l'uomo adulto che gli viene tolto tutto ma può ancora rifarsi una vita (Argentero), e infine i 2 ragazzi (Ferrara e… leggi tutto
Poteva essere un buon film, rappresentare i vari stadi della vita di uomini che hanno preso la strada sbagliata, dal vecchio che non può farci più niente, che ha rovinato tutto, anche suo figlio, e che avrà l'unica sorte possibile (Amendola), poi l'uomo adulto che gli viene tolto tutto ma può ancora rifarsi una vita (Argentero), e infine i 2 ragazzi (Ferrara e…
4 detenuti nel carcere di Civitavecchia,ottengono un permesso di 48 ore.Una ragazza benestante Rossana, figlia di diplomatici,sconta una robusta pena per traffico di supefacenti,in sostanza non è una criminale,ma solo una ragazza inquieta e anticonformista, che si è spinta in un maldestro tentativo di ribellione,rispetto ai genitori,poi c'è Angelo, un…
La seconda prova di Claudio Amendola in qualità di regista/sceneggiatore, dopo il debutto con una simpatica e passabile commedia corale, è più impegnativa sia dal punto di vista artistico che attoriale, per lui e per il resto del cast. Addirittura si confronta con un genere di certo non facile: il noir. Il film è centrato su quattro persone che escono dal carcere con…
Quattro storie con un denominatore comune: il permesso di libera uscita per altrettanti carcerati. Rossana (Bellè) è una ragazza di famiglia altolocata finita dietro le sbarre per traffico di droga. Angelo (Ferrara) è dentro per rapina, ma non ha mai fatto i nomi dei suoi soci che, mentre lui guarda il sole a scacchi, se la spassano nella casa che la nonna gli ha lasciato in…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (13) vedi tutti
Mezzo italiano, mezzo dialetto e con attoruncoli che parlano come boari: insomma la solita ciofeca all'italiana. Peccato perché la regia è buona.
commento di gruvierazDiscreto. 6
commento di BradyQuattro storie forzate e poco credibili (su rutte quella del criminale che fa finta di non conoscere le leggi delle bande criminali, e la vendetta dell'uomo che si vendica dopo essere stato quasi ucciso con un'impresa che per nulla di addice a un moribondo). Insomma, un noir sì, ma che non riesce a dire nulla di originale e convincente.
commento di OssInteressante, voto 7
commento di stokaiserNon è brutto
commento di damiSPFilm di carattere "Noir Italiano" ma Violento : salverei solo la bella Bellè e basta.voto.4.
commento di chribio1un onesto lavoro di genere con un tasso di violenza marcato...insomma da incoraggiare,per me voto 6.
commento di ezioParagonarlo ai film di Calligari è da folli, ennesima occasione sprecata, stavolta sul serio.
leggi la recensione completa di frankdeniroDiscreto"noir metropolitano"
leggi la recensione completa di Furetto60Claudio Amendola nella sua maturità d’attore riesce ora a dare il meglio di sé e nella storia che lo implica: una storia di amicizia, di fedeltà ai “propri” principî di vita e di sacrificio vitale per giungere al traguardo. È anche una storia dove la decisione da prendere è quella pressoché definitiva: verso il sacrificio o verso la redenzione.
leggi la recensione completa di michemarUn noir "ad episodi" interessante e ben congegnato
leggi la recensione completa di lino99Girato con mestiere, ma non apporta nulla di nuovo.
leggi la recensione completa di Carlo Ceruti48 ore di permesso premio per quattro carcerati dalle storie eterogenee ma quasi tutte senza via d'uscita. Amendola prosegue l'avventura della regia sfidando il genere noir e vincendo almeno in parte grazie a valide atmosfere assicurate da una pertinente fotografia ad effetto. Ottimo Argentero.
leggi la recensione completa di alan smithee