Regia di Taylor Sheridan vedi scheda film
Film Intenso e suggestivo,a metà tra il western moderno e il poliziesco. Da non perdere
Lory Lambert,è un cacciatore solitario, durante un’escursione tra le nevi,come di routine,sulle tracce di un leone di montagna,rinviene il cadavere della figlia del suo amico Martin,una ragazza indiana che vive nella riserva,amica della figlia scomparsa in analoghe circostanze,una tragedia immensa, che oltre a travolgerlo sul piano affettivo,ha determinato anche la fine del suo matrimonio.Ad indagare sul presunto stupro e omicidio, viene mandata la giovanissima ed inesperta agente dell'FBI Jane Banner, sola, senza adeguate attrezzature,per affrontare un territorio isospitale senza aiuti e nessun rinforzo, in quanto l’evento è surrettiziamente catalogato come accidentale, per un ridicolo cavillo legale dalla polizia locale, poco incline ad indagare sul caso, peraltro anche, per i suoi capi federali, il delitto è considerato di scarso interesse, la vittima era una nativa americana, praticamente una cittadina di serie B. Jane invece è determinata e poco arrendevole, tuttavia consapevole di non conoscere il territorio e le dinamiche interpersonali della gente del posto,chiede e ottiene l'aiuto di Cory, esperto conoscitore della riserva indiana di Wind River,nonchè valido cacciatore, allo scopo di seguire le tracce, ma anche per penetrare attraverso i segreti di una comunità chiusa e particolare come quella,peraltro la polizia locale ha solo sei agenti per coprire un’area vasta come il Rhode Island. Cory è un uomo tormentato che combatte contro i demoni del passato,classico antieroe, giudice e al contempo giustiziere .Il regista parte dal caso poliziesco, per mostrarci il volto di un paese dilaniato da tantissime contraddizioni, e raccontare l’amara parabola di un popolo prevaricatore e di un altro vessato,che ancora paga il dramma della segregazione, continuando a subirne le conseguenze, le riserva indiane sono ormai ridotte a dei piccoli ghetti di persone, abbrutite dall’isolamento e dalla miseria, dedite alla droga e all’alcool, larve umane senza speranza e futuro ed è proprio da qui, che parte il narrato,si sviluppa la storia e il giallo trova alla fine la quadra. I segreti di Wind River conclude la ideale trilogia sugli ultimi, sui dimenticati, che abitano lungo la frontiera americana, dopo "Sicario" e "hell or Hight Water,"opere di grande potenza visiva e suggestione. Per questo film Sheridan prende il testimone, passa direttamente alla regia e segue con sguardo triste il dipanarsi della matassa, con uno sguardo sui tormenti dell’anima e i dolori legati alla perdita tragica di affetti importanti,con la relativa elaborazione del lutto:"non si devono dimenticare le persone perdute,ma farle continuare a vivere,proprio attraverso il ricordo"Pellicola a tratti struggente.Violenza e poesia si coniugano insieme e connotano il film, che si fonde con i paesaggi mozzafiato,una natura selvaggia e incontaminata ma sempre minacciosa , accompagnati dalla colonna sonora di Nick Cave e Warren Ellis, nella desolazione di un’America che ha dimenticato se stessa. Si respirano atmosfere rarefatte e un senso di spaesamento, di perdizione e solitudine, in un western moderno dai colori crepuscolari.
Recitazione esemplare.Film memorabile
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