Regia di Alex Infascelli vedi scheda film
Film ambizioso,ma sostanzialmente noioso.
Questo fim ispirato al romanzo di Eric Emmanuel Schmitt,da cui è stata tratta una pièce, rappresentata in molti paesi, ha un impianto effettivamente teatrale, si svolge interamente in un minuscolo appartamento e gli unici protagonisti sono una coppia di coniugi.Elia,scrittore di gialli di successo, torna a casa ,insieme alla moglie,dopo aver subito un forte trauma alla testa, ha perso la memoria o perlomeno cosi sostiene.Alla ricerca di spiegazioni e soprattutto presi dal bisogno di ricostruire gli ultimi accadimenti,I due coniugi procederanno ad una disamina delle dinamiche , che sottendono alla loro relazione, dando vita ad un psicologico gioco al massacro devastante,in formato famiglia,tra recriminazioni,litigi, rimpianti e frustrazioni.La struttura narrativa,ricorda alla lontana il film "chi ha paura di Virginia Wolf" Tuttavia quel lavoro era più compiuto e intrigante.Questa storia invece,al di la dell'indubbia bravura di Castellitto e Buy,presenta degli enormi buchi narrativi, in più i dialoghi sono troppo artificiosi e poco spontanei,con una retorica che mal si adatta al contesto.Il regista Alex Infascelli si cimenta in un lavoro molto ambizioso,ma poco convincente e soprattutto noioso.
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