Regia di Martin Ritt vedi scheda film
Ritt si serve dell'ironia di Allen per attaccare, uno dei primi che lo ha fatto, il periodo della caccia alle streghe e Allen accetta, anche inaspettatamente, dimostrando che sa mettersi perfettamente agli ordini di altro regista, anche se inizialmente lo aveva già fatto. Alcuni critici non furono del parere di aver scelto Allen, per me invece la cosa calza a pennello, e con buona autonomia del regista, che produce anche e dà il via ad un'operazione un po' insolita, ma che regge bene fino alla fine, non risparmiando qualche schiaffo al sistema e scegliendo anche un cast che aveva sofferto per questo periodo. La scelta coraggiosa del protagonista che cresce con la storia, non fa abbandonare al personaggio la sua linea leggera e la risposta: Vada a prenderlo leggermente nel culo...., per me rimasta storica, poi detta con la flemma pacifica di Allen è imperdibile; l'equilibrio del tema con la leggerezza di saperlo porre, dà la giusta sicurezza al film
Una storia con una base drammatica, ma che il regista ha saputo porre in maniera diversa
Uno dei suoi migliori film, anche uno dei più sentiti
Insosostituibile
Vittima del maccartismo, e qui fa vedere il valore a cui ha dovuto rinunciare per anni
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