Regia di Fredrik Gertten, Magnus Gertten vedi scheda film
La storia di Zlatan Ibrahimovic, dentro e fuori dal campo da calcio, da ragazzino ribelle figlio di immigrati nella Svezia degli anni Novanta al successo internazionale nella prima metà degli anni Duemila.
In questo documentario realizzato dai fratelli svedesi Magnus e Fredrik Gertten non troverete la parte più nota della storia di Zlatan Ibrahimovic, quella che lo vede trionfare sui campi italiani, spagnoli e francesi (quelli inglesi e americani sarebbero arrivati dopo); qui si riassume, con toni esaltanti, drammatici e quando serve malinconici, la parte iniziale della parabola dell'uomo e del calciatore Zlatan, quella in cui conquista amore e odio dei tifosi svedesi e olandesi, fino ad approdare in Italia nel 2004, alla Juventus. Ibra era già Ibra da ragazzino, per chi non lo sapesse o se lo fosse dimenticato: sbruffone e campione, due facce della stessa medaglia, capace di gesti atletici impressionanti e scorrettezze antisportive a dir poco vergognose. In questi cento minuti viene riassunta la parte forse meno nota della carriera del centravanti svedese, ma probabilmente anche la più interessante, e viene fatto con una narrazione serrata che utilizza soltanto dichiarazioni dell'epoca e interviste del 2015 a chi ha conosciuto personalmente Ibrahimovic. Fra i tanti: Litmanen, Mido, Ronald Koeman, Van Basten, Capello e Beenhakker. Un bel documentario su un personaggio sportivo decisamente sopra le righe. 6,5/10.
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