Regia di Gianfranco Parolini vedi scheda film
La solita pellicola raffazzonata, messa insieme con poche idee e tanta buona volontà (e con il sicuro mestiere del regista, Frank Kramer cioè Gianfranco Parolini), che scimmiotta alla buona i blockbuster americani dell'epoca; in questo caso naturalmente Indiana Jones è richiamato non solo dalla trama avventurosa, che fa combaciare storia antica, mistero, esotismo e azione, ma anche dal titolo stesso, che si rifà in modo fin troppo palese ad Alla ricerca dell'arca perduta (Steven Spielberg, 1981), capostipite della saga dell'archeologo-avventuriero a stelle e strisce. Alla ricerca dell'impero sepolto è oltrettutto l'ultima direzione affidata a Parolini, d'altronde lontano dal grande schermo già da qualche anno a causa del declino del cinema di genere, suo territorio d'elezione; attivo dietro la macchina da presa fin dall'inizio degli anni Cinquanta, il Nostro aveva licenziato circa un film all'anno nel successivo quarto di secolo. Il suo solido artigianato anche in questo caso si fa valere, ovviamente nei limiti di ciò che può fare; a puntare al ribasso ci pensano un cast non eccellente (Conrad Nichols ovvero Bruno Minniti; Kenny London, Max G. Laurel, Vassili - Vassilli sui titoli di testa - Karis e lo stesso Parolini, accreditato come John Francis Scott) e una scrittura effettivamente approssimativa (sceneggiatura del regista stesso e di Gualberto S. Alvino). Coproduzione fra Italia e Filippine, Alla ricerca dell'impero sepolto è stato quasi totalmente girato in Asia: abbondano panorami verdeggianti, giungle selvagge e altri elementi similmente cartolineschi. 2,5/10.
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