Regia di Christian Duguay vedi scheda film
Nella Francia degli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, una famiglia ebrea parigina sentendosi minacciata dal crescente clima di odio nei loro confronti, sostenuto non solo dall'occupante tedesco, ma anche dagli stessi concittadini, e' costretta a dividersi. Due fratelli, uno pre-adolescente, un altro ancora bambino, si mettono in viaggio in direzione della Francia meridionale, sotto il controllo italiano. Dopo un difficile viaggio, riescono a raggiungere Nizza, e ricongiungersi con gli altri familiari. Ma i tedeschi arrivano anche li', e la persecuzione degli ebrei raggiunge il culmine. Oltre ai nazisti, i due fratelli devono guardarsi dai miliziani collaborazionisti francesi. Alla liberazione, i giovani tornano a Pargi, per tornare in famiglia. Ma non tutti sono sopravvissuti. Un film dalle buone intenzioni, e, almeno per il pubblico italiano, di ambientazione innovativa, in quanto descrive gli ultimi mesi di guerra in area transalpina; tuttavia non molto approfondito. Il regista non entra nella caratterizzazione dei personaggi, limitandosi, in tale ambito, a descrivere il rapporto tra i due fratelli, i quali, nonostante qualche bisticcio infantile, comprendono i pericoli che corrono e si prendono cura l'uno dell'altro. Gli altri personaggi sono stereotipati, e nettamente divisi tra "buoni" e "cattivi". Le scenografie ed i costumi appaiono un po' troppo "tirati a lucido" per essere realistici, ma, nel complesso, convincono. Nell'ultima parte del film, il regista, che non disdegna la realizzazione di inquadrature ad effetto rappresentanti gli ambienti naturali della Francia centrale e medionale, cede alla tentazione di mostrare qualche sequenza melo'. Un film interessante per ambientazione e lodevole per gli intenti, carente negli approfondimenti storici e nella caratterizzazione dei personaggi.
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