Regia di Robert Trachtenberg vedi scheda film
La carriera e la vita privata (o, almeno, qualche accenno di essa) di Mel Brooks raccontate dallo stesso regista, con la complicità di qualche amico e conoscente fidato.
Dagli esordi, poco più che ventenne, come autore per comici più o meno famosi, all'approdo alla tv prima e al cinema in seguito, fino ai giorni nostri, quando oramai è per tutti un mostro sacro di Hollywood e della comicità mondiale: Mel Brooks racconta in una lunga e approfondita intervista la sua vita, artistica e privata (senza concedere più di tanto, si capisce) al documentarista Robert Trachtenberg. Ne esce un'ora e venti circa di film, da vedere tutto d'un fiato: il materiale di cui parlare è tantissimo e la partecipazione, tra i tanti, di Tracey Ullman, Carl e Rob Reiner, Barry Levinson, Richard Lewis e Cloris Leachman contribuisce a fornire spunti e aneddoti, per tacere degli estratti da interviste a Marty Feldman, Gene Wilder, Anne Bancroft, Sid Caesar e via dicendo. Mel Brooks è una leggenda vivente non soltanto del cinema: lo sa e non fa nulla per nasconderlo, ma al contempo si rifugia dietro a banali frasi di circostanza e a esternazioni di umiltà che non possono non suonare stonate. Tra il serio e il faceto, ripercorriamo così la straordinaria vita di colui che ha diretto appena 11 pellicole in tutto, ma facendo immancabilmente centro ogni volta: Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Dracula morto e contento, Frankenstein Jr., Balle spaziali, Per favore non toccate le vecchiette... e, a quasi 90 anni (classe 1926), ha ancora voglia di ridere e di farci ridere. 6,5/10.
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