Nel 1936 lo scrittore ebreo austriaco Stefan Zweig, di fronte ai cambiamenti a cui sta andando l'Europa, decide di lasciare definitivamente l'Europa. Ha inizio così un esilio che lo porterà da Rio de Janeiro a Buenos Aires, da New York a Pétropolis.
Gli ultimi anni di vita - errabonda suo malgrado - di un grande scrittore,in fuga dalla furia nazista.L'occhio è quello di una attrice e regista che si impegna a mostrarci il lato umano racchiuso nella quotidianità della vita di tutti i giorni.Ne esce un film accorato ma statico, incapace di valorizzare la complessità di un personaggio come Zweig.
All’attrice e, per l’occasione, regista austriaca Maria Schrader, celebra il suo esordio in tale veste concentrandosi sulle tragiche circostanze che spinsero uno dei più noti e conosciuti poeti e scrittori austriaci, Stefan Zweig appunto, a lasciare la patria e ad errare senza pace oltre continente, tra gli Stati Uniti ed il Brasile.
Lo scrittore, nato da una facoltosa… leggi tutto
Immagini da "Train to Busan" "Appunti veloci e primo impatto sul cinema che ci precede, su quello che ci sfiora, o addirittura ci evita; film che… segue
All’attrice e, per l’occasione, regista austriaca Maria Schrader, celebra il suo esordio in tale veste concentrandosi sulle tragiche circostanze che spinsero uno dei più noti e conosciuti poeti e scrittori austriaci, Stefan Zweig appunto, a lasciare la patria e ad errare senza pace oltre continente, tra gli Stati Uniti ed il Brasile.
Lo scrittore, nato da una facoltosa…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Gli ultimi anni di vita - errabonda suo malgrado - di un grande scrittore,in fuga dalla furia nazista.L'occhio è quello di una attrice e regista che si impegna a mostrarci il lato umano racchiuso nella quotidianità della vita di tutti i giorni.Ne esce un film accorato ma statico, incapace di valorizzare la complessità di un personaggio come Zweig.
leggi la recensione completa di alan smithee