Regia di Cyril Collard vedi scheda film
Il musicista e aiuto-regista Cyril Collard esordisce nel 1992 con questo film che sarà la sua prima e ultima opera, dalla rappresentazione strettamente autobiografica. Promiscuo e sieropositivo, Jean - il protagonista - conduce una vita di dissolutezze soprattutto sessuali e dal piglio autodistruttivo. Catturato da un vortice che lo trascina sempre più in basso, e minacciato dall’idea di una morta immanente, Jean sembra cercare freneticamente - spinto dalla sua malattia - il senso ultimo delle cose, rifiutando ad ogni modo di adeguarsi a una vita piatta e borghese. Il film, girato con stile quasi documentaristico ma efficace, riesce ad appassionare, a trasmettere l’amore di Jean - e quindi di Cyril Collard - per la vita, presa anche nei suoi aspetti più oscuri.
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