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Cadaveri e compari

Regia di Brian De Palma vedi scheda film

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La recensione su Cadaveri e compari

di passo8mmridotto
7 stelle

Ritorno di Brian De Palma alla commedia brillante, dopo la sua affermazione come maestro del thriller e dell'horror.

All'inizio della sua carriera, De Palma diresse commedie satiriche percorse da irresistibile comicità: "The wedding party" (1963/68), da noi solo in vhs con il titolo "Oggi sposi", "Ciao America" (1968), "Hi, mom!" (1970).

Passò quindi per "Sorelle" (1973), e da quì la pressochè ininterrotta serie di gialli, noir e horror che tutti conosciamo.

"Cadaveri e compari" è una storia ricca di colpi di scena, assai divertente, che ci riporta alle commedie satiriche tanto care al regista.

La scelta di Danny De Vito come attore protagonista, affiancato da una spalla di notevole bravura, Joe Piscopo, è la carta vincente di De Palma, che si avvale della sceneggiatura di George Gallo e Paul Bryan Eads.

L'ambiente è quello degli italo-americani, Danny De Vito è Harry Valentini, Joe Piscopo l'ebreo Moe Dickstein.

Due amici inseparabili, tirapiedi per campare di un truce boss del New Jersey, Anthony Castelo (Dan Hedaya), appassionato di corse di cavalli.

Castelo ha un fedele e ferocissimo braccio destro, Frank "the fixer" Acavano, che incarica Harry e Moe di puntare per conto del boss una grossa somma su un cavallo dato per certo.

Harry e Moe, convinti che quel cavallo sia un brocco, puntano i soldi su un altro cavallo. Sicuri di vincere, sognano di poter aprire il primo ristorante ebreo-americano del paese.

Purtroppo, vince il brocco, e i due malcapitati perdono tutto.

Il boss è furioso, e incarica Acavano di eliminarli.

Inizia per i due amici una corsa contro il tempo, Harry si ricorda di avere uno zio che vive ad Atlantic City e che potrebbe aiutarlo dandogli i soldi necessari a rifondere Castelo.

Ma lo zio è appena morto!

Il finale è a sorpresa, ed è giusto che chi non ha avuto la fortuna di vedere il film, se lo possa godere divertendosi con le frenetiche azioni di Harry e Moe, che riusciranno ad evitare l'ira di Castelo e Acavano.

Il film deve molto al montaggio di Jerry Greenberg, che ha selezionato e assemblato le scene realmente movimentate dell'esagitato Danny De Vito, come sempre all'altezza di ogni situazione e questa volta assoluto protagonista, dopo partecipazioni importanti in "All'inseguimento della pietra verde", "Qualcuno volò sul nido del cuculo" e ancora come protagonista in "Per favore ammazzatemi mia moglie".

Un buon film da vedere (o/e rivedere) in una sera d'estate. Divertimento assicurato.

Solo il titolo è fuorviante, l'originale è "Wise Guys" (Ragazzi furbi), più appropriato.e compari

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