Regia di André De Toth vedi scheda film
La storia è francamente prevedibile e noiosa, ma il film rimane nella memoria per la rappresentazione della natura selvaggia, la cui bellezza dà alla visione (magari su uno schermo più adatto di quello televisivo) un piacere che si rinnova ogni volta. In fondo, è anche questa l'essenza del western, che non ha nulla a che fare con l'aridità e la desolazione dei paesaggi cari a Sergio Leone, con cui (ahimè) troppo spesso, troppo banalmente e troppo pregiudizialmente si identifica il genere. Sia chiaro, il film vale anche per la grande prova di Douglas, che è un concentrato di spavalderia e irruenza, e la regia di De Toth non ha sbavature nel portare fino in fondo il racconto.
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