Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
La storia è poca cosa - soggetto del regista e sceneggiatura ad opera di Roberto Gianviti - e fondamentalmente tutto quello che importa sapere succede nei primi quindici minuti; da quel momento in avanti il film è una carambola di equivoci, contrattempi ed entrate in scena imprevedibili, senza soluzione di continuità. Buono quindi il ritmo, toni di thriller, seppure molto blandi, ed un cast ben fornito di nomi interessanti: Cadavere per signora, pur partendo con poche pretese, quantomeno sa realizzarle in pieno; d'altronde Mattoli è un professionista affidabile ed è sempre riuscito a tirare fuori prodotti dignitosi anche partendo da basi pericolanti e budget ridotti. Qui, fra l'altro, è alla sua penultima regia. Fra gli attori: Sandra Mondaini, Scilla Gaber, Sylva Koscina e Rosalba Neri formano il poker di protagoniste; inoltre troviamo Francesco Mulè, Lando Buzzanca, Toni Ucci, Sergio Fantoni e pure l'accoppiata Franco e Ciccio in un paio di scenette. Pochi minuti, ma preziosi: nel 1964 infatti il duo comico era arrivato al picco della celebrità e si concedeva senza pensarci troppo su ad innumerevoli frettolose partecipazioni - spesso improvvisate quasi del tutto - saltando di set in set senza neppure il tempo di cambiarsi (quell'anno i due comparvero assieme in oltre una ventina di titoli!). Si segnala infine che nei titoli di testa compaiono i volti degli interpreti con i relativi nomi dei personaggi, a testimoniare che in quel momento erano tutti attori popolari, chi più e chi meno; il cast sarà citato solo nei titoli di coda. 4,5/10.
Quattro amiche sono alle prese con il cadavere di un misterioso ammiratore di una di loro; non sapendo nè chi l'uomo sia, nè come sia morto, tentano di seppellirlo in giardino senza dare nell'occhio. Ma è dura, perchè ci sono il metronotte, i mariti, i vicini...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta