Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Tentativo di Grisham, autore del romanzo da cui e' tratto il film, di allontanarsi dal suo classico filone giudiziario qua fortemente compresso dalla componente thriller (bello l'inizio). Su tale costruzione Schumacher inserisce una componente humor che finisce, a mio avviso, per rovinare il film tanto da conferirgli una spiccata valenza farsesca. Tommy Lee Jones e' diretto come se fosse in una commedia. Lievemente meglio, ma non troppo, il tono della Sarandon. Persino i manigoldi non si prendono sul serio con il loro fare idiota. Piace la giovane canaglia interpretata da Renfro che poi ritroveremo ne L'Allievo di Singer. Insomma, sembra di essere alle prese con un soggetto serio e dai tratti tragici, in cui dal male deriva una fortuna (elogio smielato alla giustizia e ai vantaggi riconosciuti a chi decide di schierarsi dalla parte della procura), messo in scena con toni ai limiti della parodia. Occasione sprecata, come capita spesso con Schumacher.
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