Regia di Anthony Asquith vedi scheda film
Anthony Asquith ha subito, negli anni, gli strali e le critiche delle avanguardie cinematografiche europee, in particolare quelli dei "giovani turchi" della Nouvelle Vague, che individuarono quali emblemi del «cinema di papà» Claude Autant-Lara in Francia e appunto Asquith per il cinema inglese. È anche possibile che il regista londinese abbia scontato l'appartenenza alla classe dirigente britannica, visto che il padre era stato anche premier del governo di sua maestà. Oltre a ciò, va detto che Asquith era stato uno dei registi del tempo di guerra, dei tempi durissimi ma entusiasmanti dello sforzo bellico in funzione antitedesca. In questo senso, si può dire che, insieme agli altri colleghi del periodo, anch'egli sia rimasto vittima di una sorta di riflusso postbellico, consistito nell'adozione di copioni teatrali, da adattare al grande schermo.
Se quest'ultimo aspetto può far storcere il naso ai critici cinematografici d'assalto (o che comunque badano più al contenuto che alla forma) e ai giovani registi delle diverse avanguardie, è necessario, alla fine, guardare i film e dare un giudizio su di essi.
Addio Mr. Harris porta il segno dell'autore del dramma originario (La versione di Browning), Terence Rattigan, e del regista: del primo dal punto di vista concettuale e del secondo da quello formale. Asquith ha saputo organizzare uno spettacolo rigoroso, intelligente ed efficace, stando addosso ai personaggi principali e non facendo pesare l'origine teatrale del film. Di questo, però, non si può e non si deve sottovalutare l'aspetto di critica sociale, che emerge ben prima della finale autocritica espressa a chiare lettere dal vecchio "Crock". Una delle cose più scandalose è l'ipocrisia della stessa istituzione scolastica, incarnata da un preside perbenista, che resta a dare continuità a un metodo del quale uno dei suoi presunti rappresentanti, il professor Crocker-Harris del titolo italiano, prendendo coscienza dei propri errori, ha denunciato tutta la vacuità e la disumanità. Detto questo, penso che sia un piacere vedere un film, orgogliosamente "alla vecchia maniera", come Addio Mr. Harris, opera più amara di analoghi lavori americani, anche per l'interpretazione di un grande attore come Michael Redgrave.
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