Regia di Luke Scott vedi scheda film
Le ricerche per la produzione di un'intelligenza artificiale arrivano a buon fine nei laboratori segreti in cui viene partorita Morgan, un ibrido umano, progettato artificialmente con intelligenza e capacità di apprendimento elevatissimi, in funzione di un suo uso in ambito miltare.
Dopo 5 anni dalla sua nascita, Morgan appare come un'adolescente che ha gioca, ride, ama la musica, ha voglia di vivere esperienze semplici e sembra capace di provare emozioni sincere nei confronti dello staff di medici, psicologi e tecnici che si prendono cura di lei. Quando un giorno capita un incidente ai danni di Kathy, una dottoressa che la segue e che l'ha appena rimproverata, si rende necessario isolare Morgan e chiamare lo staff di valutazione per decidere il da farsi...
Luke Scott è il figlio di Ridley Scott (anche se l'ho scoperto solo dopo aver guardato il film) e mi immagino quindi una sua attrazione per i temi che dai "replicanti" in poi hanno affascinato quella branca di Fantascienza che si svolge in futuri - non sempre dis-topici - in cui uomini e androidi convivono. Basandosi sul soggetto di Seth Owen (di cui uscirà a breve uno dei prossimi capitoli dei MarvelMovie), che era stato definito uno dei migliori script mai realizzati da Hollywood, Scott costruisce una vicenda dove i caratteri di SF si mescolano a quelli horror, con un ritmo che non perde mai una battuta e riprende atmosfere da Ex-Machina a A.I. a Il silenzio degli Innocenti, anche se a tratti sembra forse troppo scolastica.
Ma i 90 minuti sono complessivamente godibili, con un interessante colpo di scena finale che rende la visione viva fino all'ultimissima scena e che mi permette di premiarlo con una piena suffienza.
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