Regia di Mark Warren vedi scheda film
Seguito del superculto "Cotton Comes To Harlem", in italiano l'assurdo ma anche per questo cultuale seppure in maniera provinciale "Pupe calde e mafia nera", ritroviamo una delle coppie meglio assortite della blaxploitation e non solo, ovvero i detective della omicidi dell'N.Y.P.D. Raymond St. Jacques e il grande Godfrey Cambridge che morirà prematuramente tre anni dopo, nei panni di "Beccamorti" e "Bara", questi sì tradotti dai nomi originali.
Alla regia non c'è più il sicuramente più dotato Ossie Davis, ma anche Mark Warren era esperto e "blax", qui dirige il suo unico lungometraggio e forse pure superiore all'originale, negli stessi anni stava dirigendo episodi di ''Good Times'' e "Sanford & Son".
Curioso che venga percepito come una commedia, quando anche rispetto al precedente senza nulla rinunZiare al gusto del grottesco della pagina dalla novella omonima di Chester Himes, è maggiore l'effetto nero e lo spazio alla pura azione poliziesca, per quasi tutti i risvolti della trama. Una commedia in parte quindi, ma certamente nera, perfetta per l'ambientazione newyorkese di quegli anni ben resa da una fotografia al passo con l'atmosfera e il dettaglio anche solo stradale, dal montaggio di due maestri riconosciuti come George Bowers e Gerald B. Greenberg, quindi di quel periodo e di cui film come questi rappresentano per il cultore sufficientemente partecipe e attento, una capsula del tempo rasentante la perfezione.
Bella l'idea dell'escamotage del vecchio gangster anni '30 Charleston Blue, e del suo strumentalizzato presunto "ritorno dall'oltretomba".
Colonna sonora di Donny Hathaway, supervisionata da Quincy Jones.
John Nada
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta