La recensione su 100 Streets

Max, ex giocatore  e leggenda del rugby,ormai in disgrazia ed Emily, attrice disoccupata,sono una coppia in forte crisi matrimoniale. Max infedele e superficiale, preso dai suoi stravizi, si lascia andare ad una vita sregolata e per questo sarà allontanato dalla moglie,che cercherà altrove una sponda affettiva.Max in preda ai  sensi di colpa e accecato dalla gelosia ,compirà un atto folle, dai risvolti drammatici, che solo grazie all'intervento di Emily,non finirà tragicamente.

Il giovane delinquente Kingsley, stringe amicizia con l’anziano e saggio attore Terence,collega di Emily, cultore della filosofia Zen che passa il tempo a passeggiare lungo il Tamigi  facendo  "tai chi" e ascoltando  Nina Simone, attraverso le sue cuffie. È proprio grazie a questa inaspettata amicizia, che Kingsley decide di cambiare vita,anche se il suo nuovo e affettuoso amico,verrà ucciso insensatamente, da teppisti balordi,durante una stupida e criminale aggressione "dimostrativa" ad opera di delinquenti che lui conosce sin troppo bene.

Poi c'è il tassista George  con la moglie Kathy, che si danno un gran da fare ma che non riescono ad avere figli e nemmeno ad adottarli, verrano devastati da un fortuito incidente,in cui al volante del suo taxi, George,travolgerà del  tutto incolpevolmente una passante, procurandosi  una dolorosa e profonda crisi di coscienza, da cui però riuscirà a venir fuori, grazie all'amore della moglie.

Drammi urbani,della solitudine,che colpisce maggiormente, proprio le persone che si trovano immerse nella folla e per questo avvertono ancora di più,il disagio esistenziale.In questo clima di insoddisfazione e di straniamento,è facile che covi un'insofferenza,che può dar luogo a violenza .La città di Londra fa da splendida cornice e da sfondo  a questi eventi.

Il film è credibile e realistico,le interpretazioni efficaci.