Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Dunkirk è un buon film ma non mi sento di gridare al capolavoro. Se poi si ha davanti agli occhi "La sottile linea rossa" come termine di paragone è dura ambire a tale epiteto. Non sono un esperto di battaglie, e in base al mio livello di conoscenza della materia, e più in generale del periodo storico, mi sembra che comunque il film poggi su di una messa in scena di grande valore. Gli aspetti tecnici sono curati, mi riferisco in particolare a scenografia, costumi, effetti speciali. La musica fa egregiamente il suo dovere (forse troppo fino a chiedersi cosa sarebbe, senza, il film) alimentando l'emotività dello spettatore. Le battaglie aeree mi sembrano ben ricostruite da un punto di vista della strategia di volo. I piloti, ringraziando il cielo, sono lontani dallo stereotipo dei Top Gun americani e si mantengono all'interno di uno stretto e formale linguaggio tecnico. Le sequenze aeree sono realistiche, non per questo noiose. Anche gli accadimenti del soldato Tommy, che avvengono sulla spiaggia, sono raccontati senza spingere troppo sulla spettacolarizzazione. L'adrenalina c'è e si autoalimenta pur senza vedere un nemico (se non qualche sporadico caccia mentre gli U-Boot restano invisibili per tutto il film). Dei soldati tedeschi, si sente solo il sibilo dei proiettili, e si vedono in controluce i buchi sulla carena del peschereccio arenato. Ciò nonostante ci si aspetta sempre il peggio anche se non succede quasi nulla. Ho apprezzato l'insolita mancanza di mutilazioni e sangue (in Salvate il soldato Ryan la carneficina era l'unica parte interessante benché insostenibile), e la scarsità dei dialoghi, che nulla avrebbero aggiunto al racconto, capace di reggersi in piedi grazie alla bellezza delle immagini. Ho trovato più facile seguire la narrazione degli eventi in cielo (le battaglie aeree dei piloti Raf) e le vicende della barca di salvataggio (della famiglia Dawson). Confesso che ho trovato poco chiara la narrazione degli eventi in mare che seguono il filone del soldato Tommy. Mi sembra che Nolan si lasci sopraffare dall'intreccio quando si sposta dalla terra all'acqua, e le tre linee narrative sono destinate a convergere. Riconosciuto a Nolan la voglia di sottrarsi ai canoni estetici del cinema di guerra mi rammarico che sia stato coraggioso solo a metà dimostrando di aver accettato una tipica mentalità americana che l'ha incanalato verso certa retorica stelle e strisce dell'eroismo e del patriottismo. (il sig. Dawson che si offre volontario perché ha perso un figlio in guerra, George che cerca e trova nell'eroismo la propria realizzazione, il colonnello inglese che resta sul molo per salvare i francesi quando la situazione è sfuggita di mano). Avrei preferito non vedere questi eccessi di meló visto il rigore assunto come dogma fino a pochi minuti dalla fine. Peccato. Comunque sia da rivedere.
Cinema Teatro Santo Spirito - Ferrara
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta