Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Commovente, talvolta spossante, serrata e appassionante rievocazione dell'episodio bellico di Dunkerque.
Il coraggio e il sentimento di solidarietà dei civili che a Seconda guerra mondiale appena iniziata si sono adoperati per andare a trarre in salvo con le loro imbarcazioni centinaia di migliaia di anime in spasimo al di là della Manica sarebbero serviti al popolo inglese come incentivo alla speranza nella vittoria. Ma Christopher Nolan, che con la commovente, talvolta spossante (lo è per i soldati, piegati dall'ansia e dall'assoluta precarietà, e lo è per gli spettatori), serrata e appassionante rievocazione dell'episodio bellico di Dunkerque sfiora di nuovo il capolavoro, va oltre l'orgoglio patriottico per inneggiare all'amore per il prossimo, universale antidoto al disumanizzante abominio della guerra e al buio della morte. Il messaggio di fratellanza è trasmesso da Nolan risolvendo certi nodi del copione (di sua redazione) a regola d'arte – Kenneth Branagh in uniforme da comandante che si ferma sul molo ad attendere i francesi, la risposta del figlio di Mark Rylance al milite scioccato Cillian Murphy sullo stato di salute del ragazzo ferito alla tempia, l'abbandono del pilota Tom Hardy nelle braccia del nemico, la sconfitta morale dell'ostile atteggiamento di Harry Styles – e aborrendo la sottolineatura retorica e facile del dolore. Pregevole comparto tecnico, schiere di comparse in azione, sonoro tonante, regia curata nel minimo particolare, attori validissimi.
Le martellanti tracce di Hans Zimmer mimano il ticchettio di un orologio.
♥ Film ECCELLENTE (9) — Bollino GIALLO
VISTO al CINEMA
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