Regia di Paola Randi vedi scheda film
Da 6 anni un professore di astrofisica italiano (Mastandrea) lavora in prossimità dell'area 51, nel bel mezzo del deserto del Nevada, a un progetto mirato a cogliere i rumori dell'universo profondo, allo scopo di mettersi in contatto con civiltà altre. Ma la morte del fratello (Imparato), padre di due ragazzini, lo mette nelle condizioni di doversi improvvisare tutore dei due minori, una sorella e un fratello, dei quali quest'ultimo è convinto di potersi mettere in contatto con il padre defunto.
Recitato in sordina da Valerio Mastandrea in buona parte in lingua inglese e in parte in napoletano, l'opera seconda di Paola Randi (dopo Into paradiso) è un film senza capo né coda che lascia moltissimo spazio alle tecnologie digitali e nessuno alla scrittura dei dialoghi e della sceneggiatura. Ne deriva un'opera terribilmente infantile e superficiale che sembra andare a parare sulla nostalgia degli affetti attraverso un percorso narrativo tortuoso e carinerie visive che vanno a vuoto.
Il film è dedicato a Fausto Mesolella, coautore delle musiche e morto quando il film era ancora in fase di post-produzione.
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