Regia di David Jones vedi scheda film
Ebbene, oggi vi parleremo di un film a nostro avviso assai sottovalutato, il classico movie underrated. Ovvero Jacknife, uscito nei cinema italiani nel lontano Aprile del 1989.
Una pellicola, peraltro, piuttosto misconosciuta nonostante il protagonista sia Robert De Niro. Attore che, come sappiamo, non necessita di troppe presentazioni.
Diretto dal compianto David Hugh Jones (84 Charing Cross Road), qui accreditato semplicemente come David Jones, Jacknife è uno struggente melodramma intimistico della durata di un’ora e quarantadue minuti, sceneggiato da Stephen Metcalfe che per l’occasione traspose il suo romanzo omonimo. In precedenza già da lui adattato in forma teatrale per la pièce Strange Snow.
Trama:
un reduce dal Vietnam, Joseph Megessey, detto Jacknife (De Niro), si alza all’alba e, alle prime luci chiaroscurali e fioche riflessesi teneramente nel traslucido, morbido e acquoso panorama d’una cittadina mortifera e languidamente appena risvegliatasi nella cheta e trasparente lietezza d’un giorno qualsiasi, si presenta irruentemente a casa della sorella di nome Martha (Kathy Baker) di un suo ex commilitone di guerra, David Flannigan, soprannominato High School (Ed Harris).
Joseph, con la scusa di aver fatto visita a David per andare con lui a pesca, invero è entrato bruscamente, quasi con la forza, in casa sua per ridestarlo dagli incubi che lo tormentano e da tempo immemorabile l’attanagliano in una strozzante spirale di deleteri, asfissianti, inutili sensi di colpa angoscianti.
David, infatti, non è mai riuscito a perdonarsi che un loro ex compagno, Bobby, sia morto al fronte, salvando Joseph.
Da allora, David non s’è più ripreso e trascorre le sue giornate nella più triste apatia, flagellandosi l’animo e tentando disperatamente di smorzare i suoi dolori, affogandoli nell’alcol.
Joseph intanto s’innamora della sorella di David e in modo cautamente assai romantico la corteggia con delicata sensibilità e finissimo pudore, venendone pian piano amorosamente ricambiato.
Joseph, malgrado David pare che voglia irreversibilmente mortificarsi e affliggersi inesorabilmente, non si dà per vinto nella sua missione di salvezza nei riguardi del suo amico. Provocandolo ripetutamente a costo persino di litigare furiosamente con lui per obbligarlo a vivere nuovamente la sua vita e sciogliendolo catarticamente dalla tetra, lacrimosa e penosa prigionia del suo cuore codardo.
Jacknife è un film dalla struttura narrativa piuttosto elementare ma, proprio in virtù della sua candida genuinità, nonostante non brilli di originalità e non possa essere paragonato a film indubbiamente, cinematograficamente più potenti sull’argomento (vedi Giardini di pietra di Francis Ford Coppola o lo stesso Il cacciatore di Michael Cimino sempre con De Niro), si lascia amabilmente vedere e apprezzare poiché sa fortemente emozionare.
In quanto, pur eccedendo a tratti in qualche tocco melenso di programmatica retorica, il suo regista David Jones, con franca autenticità, riesce a girare un film con soli tre attori eccezionali al servizio di una storia, all’apparenza banale e già vista, filtrata però con poetica, melodiosa, carezzevole dolcezza.
Bella fotografia di Brian West.
di Stefano Falotico
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