Regia di Sean S. Cunningham vedi scheda film
Un gruppo di ragazzi si ritrova nel celeberrimo campeggio di Crystal Lake e vengono macellati uno dopo l'altro. Ideato dal furbo Sean S. Cunningham (produttore del primo film di Wes Craven, che si portò dietro un giovane Steve Miner in veste di produttore esecutivo) per inserirsi sulla scia dell'Halloween di Carpenter, al di là di un certo gusto nella messa in scena di alcuni passaggi (che nei capitoli successivi andrà perso) è un film stanco ed invecchiato molto male, in cui ad una troppo lunga fase preparatoria seguono una serie di omicidi fiacchi e poco verosimili. Il risultato non è disastroso, ma la noia imperversa e forse (come per il primo Nightmare) l'unico vero valore del film ad oggi è quello di aver influenzato l'immaginario collettivo creando indirettamente il personaggio di Jason Voorhees. In effetti è curioso il fatto che, dato che l'assassino con mashera da hockey qua non è presente, in questo primo film ci sia una sorta di colpo di scena retroattivo (quasi un ribaltamento concettuale di Psyco, che a mio avviso rende ancora meno credibili i delitti).
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