Regia di Sean S. Cunningham vedi scheda film
Il figlio naturale di Halloween,entrambi nipotini degeneri di Psyco.Un paio di anni prima Halloween di Carpenter aveva dettato le coordinate di un nuovo tipo di horror:il cosiddetto slasher che era influenzato sia da film come Psyco che da opere seminali come le prime di Craven o The Texas chainsaw massacre di Tobe Hooper.E questo film del più modesto Cuningham si inserisce perfettamente nel solco tracciato dal predecessore,non aggiungendo nulla di particolarmente nuovo ma quasi facendo da cassa di risonanza a un genere che tra le righe andava a scompaginare una società sonnecchiosa e miope.Qui la storia,poco più di un pretesto,verte sulla vacanza di un gruppo di ragazzi a Crystal Lake,campeggio in disuso per via di fatti di sangue avvenuti nel passato.Cercano sesso e divertimento tra un bagno e un barbecue.ma qualcuno non è d'accordo e li stermina uno a uno.Questo film ha dato luogo a una sfilza di seguiti,tutti peggiori di questo ma che hanno contribuito a creare il mito del mostro Jason Voorhees che ha più di un contatto,anche iconografico(tutti e due con una maschera) con il Michael Myers killer del film di Carpenter e dei relativi seguiti.In realtà in questo primo capitolo della saga di Voorhees c'è solo una traccia fugace.Il motivo d'interesse principale del film è vedere i modi in cui sono massacrati i vari personaggi e qui grazie ai trucchi ottimi del sempre valido Tom Savini c'è di che appagare la curiosità.Interessante anche l'uso delle locations naturali(gli esterni sono girati in un luogo bellissimo) e la soggettiva dell'assassino per spingere al massimo l'immedesimazione dello spettatore con il killer(già ampiamente visto in Halloween).Cunningham da mestierante padroneggia bene la situazione,tiene alta la suspense,usa bene la colonna sonora anche se rispetto a Carpenter è più elementare,meno teorizzatore e più concreto.Non è un caso che qui il volume di sangue sparso è nettamente superiore rispetto ad Halloween.Nel cast si riconosce un giovanissimo Kevin Bacon,usato come carne da macello....
ruvido mestierante che però se la cava bene
l'unica di una certa età....
insomma
carne da macello
si dimentica in fretta
allora era un giovanotto di belle speranze
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