Regia di Sean S. Cunningham vedi scheda film
Venerdì13 di Sean Cunningham è un fenomeno cinematografico ancora oggi validissimo. Il film in sé, soprattutto visto a distanza di anni, è tecnicamente mediocre. È una pellicola evidentemente low-budget, lo si vede dalla scenografia, ma soprattutto dalle evidenti tecniche tipiche dei B-movies che risultano essere un palese omaggio al cinema cormaniano. La sua mediocrità dipende anche dal confronto con le tecniche e gli effetti dei moderni horror (si pensi al confronto tra “Venerdì 13” e il recentre ”Freddy vs Jason”).
Ma se si pensa al budget e agli strumenti a disposizione di Cunningham nel 1980 non si può che plaudire ad un fenomeno che poi è stato seguito da numerosi sequel e ha creato un vero mito: quello di Jason, l’uomo con la maschera da hockey...
I modi in cui Cunningham fa morire i ragazzi del campeggio sono similari, ma mai scontati. Tutti muoiono sgozzati, colpiti da lame o asce, ma per ogni assassinio c’è una tecnica differente e senza eccedere nello splatter.
Emblematiche sono le ombre di “Venerdì 13”, che unite al fatto che l’assassino non si vede mai prima dello scontro finale, crea un’atmosfera decisamente all’altezza della fama di questo film.
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